“Che cosa sono gli algoritmi”: il nuovo libro di Ennio Peres

Nato a Milano nel 1945, Ennio Peres è considerato uno dei più importanti divulgatori matematici d’Italia.

Ex professore di Informatica e di Matematica, dagli anni Settanta è anche un prolifico autore di giochi enigmistici e matematici per riviste, programmi radiofonici e televisivi. Tra i più conosciuti, il CruciPeres – Il Cruciverba più difficile del mondo.

Peres collabora con vari periodici, tra i quali “Sapere” e “Internazionale”, e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. 

Per Salani ha già pubblicato diversi libri di successo, quali: Matematica per comuni mortali (2017), Matematicaterapia (2011), L’elmo della Mente. Manuale di Magia Matematica (2012), scritto insieme a Susanna Serafini e vincitore del premio Ludo Award.

Il Prof. Peres risponde alle nostre curiosità sul suo nuovo volume: “Che cosa sono gli algoritmi”.

 

Cosa sono gli algoritmi - Ennio Peres

 

Se ne parla di continuo, ma li conoscono (davvero) in pochi.

Questa la frase scelta come sottotitolo del suo libro: in che modo aiuta il lettore a conoscere meglio gli algoritmi?

Nonostante la grande rilevanza che gli algoritmi stanno sempre più assumendo nella nostra società, non è altrettanto diffusa un’adeguata conoscenza dei principi elementari che sono alla loro base. Il libro che ho scritto intende chiarire il concetto fondamentale di algoritmo, ricorrendo a semplici esempi pratici e cercando di metterne in evidenza i potenziali aspetti ludici.

 

Cosa rende diverso il suo testo da quelli già pubblicati sull’argomento?

In genere, i testi di divulgazione informatica danno per scontati i concetti basilari degli algoritmi e si preoccupano principalmente di riportare le istruzioni necessarie a servirsi di linguaggi per computer.

Io ho cercato di mantenere un profilo più divulgativo, ma la bibliografia che ho riportato, puntuale e aggiornata, può dare utili indicazioni a chi volesse analizzare l’argomento in maniera più approfondita.

 

Algoritmi

A chi si rivolge “Che cosa sono gli algoritmi”? É adatto a tutti o solo a chi possiede già una conoscenza di base?

Per quanto ho affermato prima, il mio libro si rivolge soprattutto ai non iniziati nella materia, che hanno, però, desiderio di colmare una tale lacuna in maniera semplice e piacevole.

Ma anche le persone più esperte del settore, possono trovarvi originali spunti d’interesse, per affinare le proprie competenze.

 

Potrebbe darci una sua definizione di algoritmo?

Riempiendo una riga scarsa, un algoritmo può essere definito semplicemente come:

un procedimento studiato per risolvere un determinato problema.

Non sarebbe sufficiente, però, una corposa enciclopedia, per affrontare le innumerevoli e complesse applicazioni che questo concetto ha indotto, nel tempo, nei vari campi della nostra vita, soprattutto tecnologici (ma non solo).

 

Qual è, secondo lei, l’ambito dove l’utilizzo degli algoritmi è più diffuso?

L’Informatica è sicuramente la disciplina che consente di utilizzare gli algoritmi nel modo più efficiente, dato che la loro esecuzione viene svolta da affidabili dispositivi elettronici e non da  operatori umani, potenzialmente soggetti a compiere errori di distrazione.

 

Il capitolo 13 – Da Internet in poi è dedicato all’applicazione degli algoritmi sul Web: dai motori di ricerca ai social media. Quanto pensa sia importante conoscere gli algoritmi per fare un uso ragionato di questi strumenti tecnologici? 

A mio avviso, una buona conoscenza dei concetti di base degli algoritmi è importante per soddisfare una potenziale esigenza di cultura in materia, ma non favorisce in maniera significativa un uso ragionato dei più avanzati strumenti tecnologici.

La loro applicazione, infatti, non richiede complesse nozioni e sono facilmente utilizzabili da chiunque.

 

Può dirci un esempio che reputa interessante di integrazione tra gli algoritmi e la gamification?

Io penso che la gamification si nutra naturalmente di algoritmi, in quanto consiste nell’utilizzo, in contesti non ludici, di elementi tratti in particolare dalle tecniche di game design (costruite, essenzialmente, su applicazioni  algoritmiche…).

Comunque, siccome la stesura di un algoritmo costituisce sicuramente uno stimolante gioco logico, può essere divertente e istruttivo analizzare in chiave algoritmica alcune azioni ricorrenti della vita quotidiana, come: l’effettuazione di una telefonata, l’attraversamento di una strada con semaforo, la ricerca di una parola sul vocabolario, l’applicazione di una ricetta culinaria, e così via.

 

Ha altre pubblicazioni in lavorazione di cui vuol far partecipi i nostri lettori?

Ho diversi progetti editoriali nei cassetti. Anzi, ho più progetti che cassetti…

Il primo, in dirittura d’arrivo, è un trattato su alcuni aspetti poco noti dei numeri primi che sto scrivendo insieme a un rinomato musicista italo-argentino, Sergio Siminovich, appassionato di Matematica. Il titolo provvisorio di quest’opera, non a caso è: L’armonia dei numeri primi.

 

Ringraziando il Prof. Peres per la sua preziosa collaborazione, qui trovate un piccolo assaggio del suo nuovo libro sugli algoritmi.

Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!

 

 

Sonia Ionta
Laureata magistrale in "Tourism Economics and Management" all’Università di Bologna, ha conseguito il master "Marketing Strategico e Comunicazione Digitale" alla John Cabot University. Il tema della sua tesi triennale in “Scienze del turismo” all’Università Sapienza è stata proprio un’analisi dell’applicazione della gamification in ambito turistico. Data la sua curiosità per le nuove tecnologie, il marketing e il mondo del gaming, inizia a lavorare come copywriter e social media manager, collaborando anche con il Gamification lab magazine.

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