Al MAXXI si sperimenta il gioco di ruolo dell’artista

Foto: Intenret painting

All’interno del focus Internet Paintings, le persone selezionate tramite open call, fino al 18 maggio, vivranno l’esperienza dell’artista

Vivere tre giorni mettendosi nei panni dell’artista, in un museo. Fino al 18 maggio, all’interno del focus Internet Paintings, al MAXXI, comuni cittadini potranno sperimentare il gioco di ruolo dell’artista. La simulazione, è sicuramente uno dei modi migliori per apprendere nuovi approcci e scoprire cose nuove. Si può giocare con un ruolo sia on line che off line. Entrando nel mondo virtuale di un videogioco, spesso è richiesta la scelta iniziale di un personaggio, di una squadra, di un compito da svolgere, ma tutto questo può avvenire anche nel mondo reale.

Così, al MAXXI, stanno sperimentando la vita da artisti, uomini e donne, incuriositi e stimolati. Per 3 giorni di seguito, infrasettimanali: mercoledì, giovedì e venerdì, vivono all’interno del museo, in una dimensione nuova e diversa, rispetto anche a quella abituale del visitatore, con un ritmo delle giornate, scandito dal lavoro creativo e dalla ricerca dell’ispirazione.

Ma com’è possibile che un uomo che non ha mai dipinto, si avvicini alla pittura, come fa ad improvvisarsi pittore, anche solo per gioco?
E’ più semplice di quello che sembra, la simulazione del ruolo di artista va fino in fondo e il gioco dell’arte è completato grazie all’aiuto della tecnologia. Di fatto, una volta trovata l’ispirazione, vengono proiettate sulle tele immagini corrispondenti, prese dalla rete. In questo modo il giocatore non deve fare altro che ricalcare, con un pennello in mano, l’immagine proiettata e corrispondente all’ispirazione creativa, trovata attraverso il confronto con un vero artista, Miltos Manetas, in una veste insolita, di guida che trasmette gli approcci all’arte. Naturalmente si tratta di cicli completi e studiati appositamente in 3 giorni, durante i quali, minimo 3 giocatori alla volta, vivono da artisti al suo fianco, ricalcando la sua giornata.

E come in ogni gioco, non tutti raggiungono lo stesso livello di esperienza, ma tutti si dichiarano arricchiti da questa nuova vita. C’è chi arriva fino alla fine, chi si ferma prima, chi disegna di più e chi meno e chi arriva ad ispirare e scatenare il conflitto creativo al vero artista che a quel punto premia il vincitore. Il premio è restare nel suo laboratorio fino alla fine, il 20 maggio e in questo modo influenzare il flusso creativo del laboratorio Internet Paintings, anche dopo la fine del gioco.

Francesco Cicconi, fotografo, Manuela Pincitore producer a Mediaset e Valentina Frasghini, architetto, hanno partecipato insieme ad un ciclo della vita da artista. Per tre giorni consecutivi, hanno abbandonato i loro panni, preso permessi dal lavoro e vissuto un’altra vita, quella dell’artista al MAXXI.

Cosa vi è piaciuto di più?
“Sicuramente il contatto con l’artista” risponde per tutti Francesco Ciccone.
Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
“Per me è una conferma – spiega Manuela Pincitore – ho sempre covato la passione per l’arte e provo il rammarico per non averla approfondita, mi è piaciuto molto vivere in questo mondo per 3 giorni”.
“A me invece – interviene Valentina Frasghini – quello che resterà è la pratica di questa esperienza, dipingere”.
I tre giocatori, del ciclo dall’11 al 13 aprile, sono arrivati fino alla fine del gioco e hanno lasciato il museo, solo venerdì sera, alle ore 19. L’opera che hanno realizzato, è la proiezione sulla tela di una poesia di un artista serbo, Nikola Tosic, atteso al laboratorio sperimentale del MAXXI, dove troverà questo omaggio.


Sito Miltos Manetas
http://www.maxxi.art

Delfina Santoro
Giornalista professionista, cura progetti editoriali per Crowdbooks, applicando il gioco nell’edizione dei libri e occupandosi dello sviluppo della piattaforma digitale. E’ referente sulla gamification per il Goethe Institute di Roma. Cura in Italia il progetto europeo Eu Labourgames che coinvolge anche Olanda, Germania e Grecia. Ha maturato un approccio alla comunicazione a 360°. Fa parte dell’Associazione Nazionale Filmaker Italiani con cui partecipa alla realizzazione di video e cortometraggi, tra cui “Nata viva” che ha vinto il primo premio al festival di Capodarco. All’interno dell’Associazione, ha fondato, con altri, il gruppo “datamaker” per la comunicazione visiva dei dati, occupandosi di regia, storytelling e ricerca dati. E’ stata nel direttivo del gruppo “docmaker” di Stampa Romana. Dopo un percorso giornalistico tradizionale, sulla carta stampata, dove ha seguito temi legati all’Europa e all’attualità, oltre a maturare una significativa gavetta sulla cronaca, per il giornale free press E Polis, è passata al digitale. Qui, oltre ad una formazione di tipo cineasta, si è specializzata in data visualization e ha appreso le tecniche della traduzione della comunicazione visiva in infografica. La lavorato alla ricerca dati per il lancio di diverse start up innovative, come Filo e kpi6 presso la Luiss Enlabs. Sulla piattaforma di Kpi6 ha sperimentato l’uso dell’algoritmo nei social: Facebook e Twitter, realizzando articoli per il blog aziendale.

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